domenica 31 dicembre 2023

Palleggiando con l'amore

Pensava di avere la risposta giusta per tutto, ma non aveva fatto i conti con la più imprevedibile delle esperienze che la vita possa riservare: l’amore.





Nel tentativo di dimenticare un amore non corrisposto, la dottoranda Elena Dorin accetta una borsa di ricerca all’estero e parte alla volta della Russia. A San Pietroburgo le sue strade si incrociano con quelle dell’enigmatico Daniil, gestore di un locale notturno. A dispetto dell’apparenza minacciosa, l’uomo salva la ragazza dai guai in più di un’occasione. Peccato che la ventottenne veneta sia troppo orgogliosa e testarda per apprezzare le premure di quel russo dal ghigno beffardo.
Decisa a lasciarsi alle spalle il passato e fare nuove amicizie, la giovane entra a far parte della squadra femminile di pallavolo dell'università e si immerge a capofitto in una routine fatta di duri allenamenti sotto l'egida dell'estroverso e spigliato Thomas.
Presto, però, brutte sorprese tornano a bussare alla sua porta.
Tra passi falsi, abbagli e cocenti delusioni, la protagonista sarà costretta a confrontarsi con gli errori del passato e imparerà a non lasciarsi ingannare dalle apparenze.
Lettura ideale per i fan di Ali McNamara, Katie Fford e Miranda Dickinson.
***ROMANZO AUTOCONCLUSIVO***

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Sono esaurita di Sophie Kinsella



Il nuovo libri di Sophie Kinsella sembra scritto apposta per me.
Già dal titolo. Anch'io, come la protagonista, sono un po' esaurita per via del lavoro.
Mi piacerebbe dedicarmi solo alla mia passione per i libri e invece ogni giorno sono sommersa da scartoffie, mail e incombenze. Solo che non posso scappare.
Speriamo che il 2024 segni una svolta. 

Nel frattempo, Buon Anno a tutti! 😎

Shoujo Manga Lover: Il diario di lettura perfetto per qualunque amante di manga shoujo


 

Un diario pensato specificamente per gli appassionati di shoujo. Per tenere traccia dei manga letti, appuntare le scene più belle, scrivere recensioni dettagliate, mettersi alla prova con sfide.

Che siate bookblogger o semplici lettori, di certo avrete bisogno di uno strumento funzionale e divertente per organizzare la vostra passione con stile.

Con Shoujo Manga Lover. Il diario di lettura perfetto per qualunque amante di manga shoujo riuscirete a catalogare le vostre letture e collezionare dolci ricordi.

Test: Sei una persona flessibile?

La protagonista di “Palleggiando con l'amore” è un personaggio un po’ contraddittorio.
Nel primo capitolo del romanzo si definisce una persona accomodante ed accetta di buon grado l’imposizione assurda della sua temporanea coinquilina. Peccato che in altre situazioni si mostri piuttosto intransigente.


E tu quanto sei flessibile? Scoprilo con questo test😉.


1. Le tue amiche ti hanno invitato al cinema a vedere l’ennesimo film sui vampiri. Tu:
a) Preferiresti optare per una commedia brillante, però ti adatti;
b) Proponi un film d’azione. In caso contrario, non andrai con loro;
c) Qualsiasi genere per te va bene. L’importante è stare insieme alle tue amiche.


2. Sei invitata ad una festa a tema sui pirati. Cosa fai?
a) L’idea non ti esalta, ma partecipi ugualmente;
b) Ti presenti vestita da samurai. Non sopporti i pirati;
c) Non puoi mancare. Sarà l’occasione per sfoggiare quella gonna nera che hai comprato mesi fa.




3. Domenica sera. Il tuo ragazzo è un fanatico del calcio, mentre tu vorresti andare a teatro …
a) Accompagni il tuo ragazzo allo stadio;
b) Non cambierai certo i tuoi piani per un ragazzo;
c) Per questa volta cedi, ma la prossima sarai tu a decidere il programma della serata.

4. Giovedì pomeriggio. Hai appuntamento con una tua amica per un aperitivo, ma il tuo capo ti chiede di rimanere in ufficio oltre l’orario di lavoro. Come ti comporti?


a) Disdici l’appuntamento con la tua amica: non puoi deludere il capo;
b) Prendi il cappotto e ti precipiti fuori dall'ufficio. Qualcun altro potrà sicuramente occuparsi di quelle noiose scartoffie;
c) Ti fermi in ufficio e posticipi l’appuntamento con la tua amica al giorno successivo. L’indomani farai in modo di uscire prima dal lavoro.


Maggioranza di a: sei una persona molto altruista e tendi ad anteporre i bisogni degli altri ai tuoi.


Maggioranza di b: sei decisa e vai dritta per la tua strada senza farti condizionare dagli altri.


Maggioranza di c: sei una persona diplomatica e riesci sempre a trovare il modo per non scontentare nessuno.

sabato 22 luglio 2023

Così sbagliato da essere perfetto


UN FORBIDDEN ROMANCE CHE VI FARA' VOLARE DALLA PIOVOSA INGHILTERRA ALLA ROVENTE IBIZA

Tiffany sbarca il lunario scrivendo racconti d’amore per una rivista dedicata al pubblico femminile, ma ultimamente è afflitta dal classico blocco dello scrittore. La fantasia non le manca, solo che la ragazza sembra essersi stancata di tutto quel romanticismo. Anche perché sul fronte sentimentale non se la passa troppo bene.
Proprio quando pensa di avere già abbastanza problemi, però, ecco che se ne aggiunge un altro. Un giorno sua cugina Serenity si presenta a casa sua. Sconvolta, le spiega di essere venuta a conoscenza di un carteggio segreto tra la madre ed un certo Damian Lancaster. L’uomo potrebbe essere il vero padre di Serenity e la giovane ha tutta l’intenzione di scoprirlo.
Così le due ragazze si mettono sulle tracce del misterioso Damian, ignare delle conseguenze che tale scelta avrà sul loro rapporto.
Cosa succederà quando il presunto padre biologico di Ser si mostrerà palesemente attratto da Tiffany e farà di tutto per averla?

 

domenica 2 aprile 2023

Vendite, recensioni e sogni

Sono particolarmente affezionata a "Palleggiando con l'amore" perché è il secondo libro che ho scritto. Sicuramente risente delle ingenuità di un'aspirante scrittrice alle prime armi, ma ripenso con tenerezza al periodo in cui l'ho ideato. 
Il primo amore è difficile da dimenticare. Avete presente le farfalle nello stomaco, la sensazione di aver incontrato "quello giusto" per voi, il voler dare un significato ad ogni suo gesto? 
Di questo tratta il romanzo che il mese scorso è arrivato ai primi posti nelle classifiche di Amazon. In una sola giornata, complice una promozione, ne ho venduto quasi cento copie. Un numero piccolo per molti, ma significativo per me. Non potevo crederci.

Naturalmente, assieme alle vendite, sono arrivate anche diverse recensioni. Alcune davvero carine; altre un po' meno. Mi è dispiaciuto leggere che la storia non fosse coinvolgente o che richiedesse una revisione per la presenza di un singolo refuso (che, nel frattempo, è stato corretto). 

Voi come l'avete trovato? Se vi è piaciuto, non dimenticate di lasciare un feedback.

sabato 11 marzo 2023

Incipit - Il cielo d'Irlanda mi parlerà di te

 PROLOGO

Non posso più continuare a mentire a me stesso. Quello che sento per quella ragazza non è fastidio. Sono attratto da lei. Lo sono sempre stato, solo che non volevo ammetterlo. Anzi, si tratta di qualcosa di più di una semplice attrazione. Sono mesi che non faccio altro che pensare a lei, al suo sguardo malinconico, al modo in cui si ravvia i capelli, al suo profumo.
È inutile che continui a nascondere i miei sentimenti dietro a patetiche scuse, come ho fatto fino ad ora. Erano anni che non mi trovavo in una situazione simile. In vita mia non avevo mai provato qualcosa di così profondo. Lei si è insinuata nei miei pensieri e nel mio cuore come un tatuaggio indelebile. Il che è ridicolo perché, in fin dei conti, non abbiamo avuto una sola conversazione degna di nota. Eppure, ho passato così tanto tempo a studiarla che è come se la conoscessi da sempre.
Ma lei cosa prova per me? E se facesse sul serio con quello? Non lo capisce che esiste un motivo se ci siamo incontrati? Non può perdere tempo con un altro. 
Devo fare qualcosa e in fretta.

 
CAPITOLO 1

L’aula 17 – numero poco propizio per l’occasione – era gremita di studenti chiassosi in attesa di essere chiamati al “patibolo”. Sì, era un dato di fatto che quello di Procedura civile fosse il più difficile degli esami del quinquennio di Giurisprudenza. A complicare la situazione, però, c’era un altro elemento: il perfido Barracuda. Ovviamente non si trattava di un pesce tropicale, ma di una persona in carne ed ossa. Il Dottor Alfonso Barberini era l’assistente del Professor Cancelli, il titolare del corso di Procedura civile, ma era assai ben più temibile dell’anziano docente. 
Quarant’anni, aspetto ordinato, socio di un prestigioso studio legale specializzato in discipline civilistiche, “Barracuda” non era certo un soprannome che si era guadagnato a caso. Erano le statistiche a parlare chiaro: la percentuale di studenti che riusciva a superare l’esame con lui era del 7,5%. Destino ben migliore toccava ai fortunati che venivano esaminati dal Prof. Cancelli. C’erano solo due cosa da fare: studiare moltissimo e affidarsi alla sorte.
«Buongiorno, spero che siate preparati.» Il Barracuda entrò nell’aula con un registro in mano, posò la sua valigetta di pelle nera sulla cattedra e si sedette.
Il brusio di sottofondo cessò immediatamente. 
«Il Professor Cancelli sarà qui a momenti. Intanto, procediamo con l’appello.» 
Ad uno ad uno chiamò i nomi che erano segnati sulla sua lista, scuotendo la testa in segno di disapprovazione quando qualcuno non rispondeva e cancellando il nominativo con una linea marcata di stilografica nera. 
Quando arrivò al mio cognome, il cuore iniziò a martellarmi nel petto. 
«Presente» risposi con un filo di voce, stando ben attenta a non incrociare il suo sguardo. Non sapevo come avrei fatto a superare indenne la giornata, figuriamoci l’esame.
«Coraggio!» mi sussurrò Nicholas. «Non stiamo andando in guerra.» 
Che parlasse per lui! Io mi sentivo un’eroina militare per il solo fatto di essere lì. Se fossi caduta in battaglia, metaforicamente parlando, avrebbero almeno dovuto insignirmi di una medaglia al valore.
E poi era tutta colpa di Nicholas se mi trovavo in quella situazione. «Ci mancano dieci esami e siamo già fuoricorso di un anno. Vediamo di toglierci il più difficile e poi sarà come volare, vedrai» mi aveva suggerito ottimista due mesi prima. E io, come una stupida, mi ero lasciata convincere. 
Ma quale volare! In quel momento mi sarei accontentata di camminare a passo spedito … fuori dall’aula. 
In preda al panico, iniziai disperatamente a sfogliare i miei schemi, ma tutto quello che avevo scritto mi sembrava incomprensibile.
«Non mi ricordo niente, Nick» bisbigliai al mio compagno di disavventure universitarie. 
Io e Nicholas ci conoscevamo dai tempi del liceo, ma avevamo iniziato a legare solo da qualche anno. Precisamente, da quando l’avevo incrociato per caso nei corridoi dell’ateneo. Lui aveva iniziato i suoi studi a Viterbo, ma poi aveva deciso di trasferirsi nella mia università.
«È quello che dici sempre, Lalia, però non sei mai stata bocciata in vita tua.»
«Sì, grazie al mio atteggiamento “prudente” che mi spinge a presentarmi agli esami solo quando ritengo di essere davvero preparata. Per questo sono fuoricorso. Comunque, penso di non aver studiato abbastanza per quest’esame. E poi c’è sempre una prima volta.» 
«Per favore, fate un po’ di silenzio in terza fila. Stiamo per cominciare» esclamò in tono gelido Il Barracuda con la sua voce baritonale.
Perfetto! Ci eravamo fatti notare. In senso negativo.
«Avanzini, si accomodi, prego.»
Una ragazza minuta si fece strada in direzione della cattedra, guadagnandosi qualche “In bocca al lupo” di incoraggiamento. Ne avrebbe avuto bisogno, questo era certo.
Il Barracuda le fece segno di accomodarsi e le chiese il libretto.
«Mmmh,» disse pensieroso «qui figurano solo ventuno e ventotto. Cos’ha, una passione per i multipli di sette?»
«Uhm, ecco …» rispose debolmente la malcapitata.
«Vabbè, visto che siamo in argomento, mi sa dire il comma sette dell’articolo 413 del codice di procedura civile?»
«Ehm, dunque …» balbettò la tipa. 
Non potevo vedere l’espressione della ragazza perché mi dava la schiena, però notai benissimo lo sguardo annoiato dell’esaminatore.
L’uomo si sistemò i vistosi occhiali dalla montatura rossa, afferrò la sua stilografica e iniziò a dare leggeri colpetti sulla cattedra con la penna, quasi a scandire il tempo. Seguì un minuto di imbarazzante silenzio. «Non lo sa?» chiese ironicamente alla fine. «Torni la prossima volta, signorina.»
La ragazza si alzò di scatto dalla sedia e si precipitò fuori dall’aula. Era in lacrime, ma la cosa sembrava importare ben poco al Dottor Barberini.
«Bonetti, prego, si accomodi.» Questa volta era il turno di un ragazzo allampanato. «Vediamo se lei sa rispondere correttamente al mio semplicissimo quesito.»
«Mmmh, può ripetere la domanda?»
Il Barracuda sospirò. «Vedo che non era attento. Iniziamo molto male. Comma sette, articolo 413 del codice di procedura civile.»
«Ehm, dunque …»
«Secondo lei, è corretto iniziare una frase con “ehm, dunque”, signor Bonetti?»
«Ecco, io …»
«Sa rispondere o no?»
Il ragazzo rimase in silenzio per una trentina di secondi prima di essere congedato malamente.
Il Barracuda scorse la sua lista e chiamò un altro esaminando. Nemmeno quest’ultimo seppe fornire una risposta corretta al suo “semplicissimo quesito”, così il copione si ripeté un’altra volta.
Si era accomodato il quarto candidato quando arrivò il Professor Cancelli. Mai noi studenti eravamo stati così felici di vederlo.
«Meno male!» esclamai. «Speriamo di essere interrogati da lui.»
«Sii ottimista, Lalia» sussurrò Nick. «Scommetto una pizza che ce la caveremo alla grande.»
«Ma come fai ad essere così rilassato?» gli chiesi in un sussurro. «Io sto tremando.»
Lui scrollò le spalle. «Il mondo non finirà per un esame andato male. E poi lo sai che non me ne importa molto di laurearmi in Giurisprudenza. È così anche per te, no?»
Sì, era vero. Il diritto proprio non faceva per me e non ci avevo messo molto a scoprirlo. Non avevo ancora mollato solo per non dare un dispiacere a mio padre. Lui faceva il Commissario di Polizia a Viterbo e sognava che io seguissi le sue orme. All’inizio avevo pensato che quello fosse anche il mio sogno, però poi avevo capito che non era così. Che stavo solo cercando di farlo contento. 
Povero papà. Lui si era sempre fatto in quattro per me, specialmente dopo che la mamma ci aveva lasciato per mettersi con un messicano e io non me la sentivo di deluderlo. Ricordavo ancora le sue lacrime di commozione quando mi avevano ammesso al PILS, acronimo di Private Institute of Legal Studies. 
Il perché Nicholas, nonostante il suo odio dichiarato nei confronti dello studio mnemonico delle norme giuridiche non avesse ancora gettato la spugna, invece, rimaneva un enigma per me. E ogni volta che toccavamo l’argomento, lui si mostrava piuttosto reticente. La cosa strana era il fatto che, al terzo anno di università e già indietro con gli esami, si fosse trasferito dall’Ateneo di Viterbo al PILS. Avrei potuto capire se avesse cambiato facoltà, ma perché scegliere di studiare qualcosa che detestava in un’università dove avrebbe trovato vita molto più difficile? Senza contare le rette decisamente più elevate rispetto ad una statale. 
La sua spiegazione era stata un semplice e poco credibile: «Volevo sfidare me stesso». Peccato che il suo atteggiamento scanzonato dicesse l’esatto opposto. Sembrava che il conseguimento del titolo accademico fosse l’ultimo dei suoi pensieri.
Comunque, per me era stata una vera fortuna rincontrarlo. Insieme a lui non mi sentivo poi così ebete. Finalmente c’era qualcuno che mi capiva. 
«A cosa stai pensando?» mi bisbigliò.
«Al nostro triste destino da universitari stagionati.»
«“Stagionati” è un termine un tantino esagerato, non trovi? Abbiamo solo ventiquattro anni.»
«Abbiamo già ventiquattro anni» lo corressi. «Lo sai che …?»
«Silenzio! Non siamo al mercato» ci ammonì nuovamente Il Barracuda. «Sto cercando di interrogare.»
Avrei voluto raccontare al mio collega che Gaia, la mia più cara amica, lavorava già da tre anni e non aveva nemmeno avuto bisogno di andare all’università, ma non sembrava il momento adatto per le chiacchiere. Rimanemmo in silenzio per tutta l’ora successiva. 
Ormai era quasi arrivato il mio turno. Incrociai le dita, sperando che il Professor Cancelli si liberasse prima del Barracuda, ma la sorte non sembrava essere dalla mia parte. L’acido assistente bocciò l’ennesimo candidato prima di esclamare: «Che strage!» in tono compiaciuto. Sì, era decisamente un sadico e sarei capitata sotto le sue grinfie se non avessi fatto subito qualcosa per evitarlo.
Senza pensarci due volte, infilai il mio quaderno nella borsa, afferrai il soprabito e mi fiondai fuori dall’aula sotto lo sguardo perplesso di Nicholas, che mi seguì a ruota.
«Ehi, Lalia, dove stai andando?» mi domandò, non appena fummo al sicuro nei corridoi dell’Ateneo.
«A casa, non lo vedi? Neanche sotto tortura mi farei esaminare da quello là.»
«Allora andiamo. Ti accompagno.»
«Ma come? Tu non vai?»
«Ci riproveremo insieme il mese prossimo» disse strizzandomi l’occhio.
Sospirai. La strada verso la laurea sembrava ancora ancora molto lunga e tortuosa. 
 


Il cielo d'Irlanda mi parlerà di te - Campus Mistake


 

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Avevo un sogno: trasferirmi a Dublino per studiare Mitologia. Ho faticato così tanto per convincere mio padre a lasciarmi partire ma, appena messo piede in terra straniera, ho capito che la strada per me sarebbe stata tutta in salita.
Tra un gelido bancario, perfidi compagni e un bizzarro psichiatra, ne ho viste delle belle.
Nel frattempo, rimasto solo in Italia, il mio serioso genitore è entrato nel pieno di una crisi di mezz'età. Ma questa è un'altra storia ...

sabato 14 gennaio 2023

Book Romance Lovers

 



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